martedì 3 settembre 2013

Arte marziale

Il costume alcune volte assume responsabilità storiche! Nel caso di una visione marziale, ad esempio, si fa carico di tutta la tensione reale e teatrale di un avvenimento guerresco e  bellico! In questo caso  l'indumento si investe di un'importanza militaresca, aumentando in maniera esponenziale l'immaginario collettivo di un episodio, di una storia, creando, complice la moltitudine, una gestualità talmente imponente ed esaltante da diventare retaggio, un'eredità che fa moda!
Dunque il costume può diventare una divisa e come tale produrre e fabbricare appartenenza stabilendo un legame indissolubile tra sé e chi lo indossa! Nella sua marzialità, inoltre, si scopre che questo tipo di costume è  parte di un'eleganza che integra movimento, gestualità e filosofia e che riassume in sé classe, stile, gusto e necessariamente anche rigore! In questa sua rigidità non mancano risvolti artistici...Questo abito dalle mille declinazioni afferma, senza ombra di dubbio, la sua mitologica presenza ed amplifica attitudini guerriere anche dove non ci sia nessuna guerra da combattere, elargendo illusioni, sogni di gloria e mitiche gesta  coraggiose ai passati, presenti e futuri guerrieri!
Dentro a quel costume ogni essere umano può credersi, immaginarsi e convincersi di essere invincibile per poi risvegliarsi sconfitto e solo in una guerra mai esistita, dove non ci sono mai stati eroi o nemici da combattere, ma solo indossatori, che come attori, hanno solleticato le nostre e le altrui fantasie sui campi di battaglia della vita!


"Arte marziale" - opera di Roberto Sironi - acrilico su tela


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